Rdc pronto ad un radicale cambiamento. La riforma del reddito di cittadinanza viaggia verso un preciso obiettivo: indirizzare con maggiore incisività tutti i percettori verso percorsi obbligatori di:

  • formazione
  • e avviamento al lavoro

Niente più assegno “a prescindere”, dunque, ma effettivo punto di partenza per la ricerca attiva di un lavoro da parte dei percettori.

Il nuovo rdc per la ricerca di lavoro

Il percorso immaginato per il nuovo reddito di cittadinanza prevede una serie di modifiche alla norma esistente, con delle fasi diverse, e cioè:

  • nuovi tempi per la fruizione del sussidio
  • coinvolgimento maggiore delle agenzie per il lavoro
  • maggiore specifica sugli obblighi e sui diritti dei percettori abili al lavoro

Rdc: i numeri al 30 giugno

Dai dati al 30 giugno del monitoraggio Anpal emerge che : oltre la metà dei beneficiari occupati, il 53,5%, ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato o in apprendistato. Gli under 30 fanno invece registrare il livello maggiore di precarietà: tra questi, infatti, sono oltre il 55% coloro che hanno un contratto a termine.
Fra tutti i beneficiari che lavorano con contratti a tempo determinato (il 39,2%), oltre la metà ha un contratto con durata pari o inferiore a 6 mesi.

Dei 660mila beneficiari soggetti al patto per il lavoro (dunque non occupati, non esonerati e non rinviati ai servizi sociali), quasi i tre quarti , corrispondente a 480mila persone, non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o para-subordinato negli ultimi 3 anni. I soggetti presi in carico dai servizi per il lavoro sono 280mila, pari al 42,5% dei 660mila soggetti al patto per il lavoro.

Gli incentivi alle assunzioni per i percettori

Per tutto il 2022 resteranno validi gli incentivi per le assunzioni dei percettori di reddito di cittadinanza.

L’agevolazione prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore, con esclusione di quelli dovuti all’INAIL, nel limite dell’importo mensile mensile spettante al lavoratore al momento dell’assunzione.

Il tetto massimo mensile è di 780€.  La recente circolare Inps introduce un’importante novità sui contratti di lavoro su cui è possibile attivare l’incentivo.

Rientrano i contratti:

  • a tempo pieno
  • part time
  • a tempo determinato
  • a tempo indeterminato
  • in apprendistato

La durata dell’incentivo è pari alla differenza tra le 18 mensilità massime e le mensilità di cui ha beneficiato il lavoratore fino alla data in cui viene assunto, con un minimo pari a 5 mensilità.

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