Sono due le estensioni del pacchetto di incentivi Resto al Sud gestito da Invitalia. La prima riguarda i settori merceologici di applicazione, e la seconda invece l’estensione territoriale.

Resto al sud anche per commercio e isole minori

Da adesso, infatti, anche i progetti imprenditoriali del commercio rientrano tra quelli ammissibili ai finanziamenti e ai contributi a fondo perduto previsti dal programma. Questo cosa vuol dire? Che anche gli imprenditori interessati, ad esempio, ad avviare startup nel settore commerciale potranno farlo usufruendo dei benefici inseriti nel programma.

La seconda novità riguarda l’estensione territoriale: con le recenti modifiche alle disposizioni iniziali, Resto al Sud vale anche per:

i territori insulari dei comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene, localizzati nelle isole minori del Centro-Nord, nonché alle isole minori lagunari e lacustri.

Le agevolazioni

Come detto, le agevolazioni previste da Resto al Sud sono molteplici: una volta individuate le spese che rientrano nel programma, infatti, la percentuale di copertura è la seguente:

  • il 50% in contributo a fondo perduto
  • e l’altro 50% in finanziamento bancario garantito dal Fondo PMI.

Il programma Resto al Sud 2021

Le agevolazioni previste si traducono in finanziamenti rivolti alle aziende per le seguenti tipologie di spesa:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa

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