Il programma Garanzia Giovani 2022 avrà nuove misure, legate agli obiettivi di formazione e occupazione giovanile previsti dall’Europa. Sarà un programma “rafforzato”, ossia con interventi mirati più stringenti. Vediamo quali sono.

Gli obiettivi delle misure Garanzia Giovani 2022

Prima di parlare delle nuove misure introdotte da Garanzia Giovani 2022, occorre specificare quali sono gli obiettivi da raggiungere. Intorno al problema della disoccupazione giovanile, infatti, ruotano tre questioni fondamentali, che poi si traducono in obiettivi:

  • strategia di outreach e attivazione
  • occupabilità
  • occupazione

Per ogni obiettivo da migliorare ci sono determinate misure.

Cosa è l’outreach?

Il primo strumento proposto nella versione rafforzata di Garanzia Giovani 2022 è il potenziamento delll’outreach. Ossia tutte le strategie e gli strumenti di comunicazione e sensibilizzazione in grado di raggiungere quanti più Neet o giovani “deboli” possibili. Spiegando loro:

  • le occasioni di formazione a disposizione
  • le opportunità di lavoro
  • e le misure di politiche attive presenti

Le linee guida del nuovo programma sottolineano che per ottenere migliori risultati sull’occupabilità è necessario garantire la presenza di servizi di:

  • orientamento specialistico
  • tutoraggio
  • accompagnamento al lavoro

per attivare i giovani e supportarli nella ricerca di un lavoro.

Garanzia Giovani 2022: obiettivo occupabilità

Il miglioramento dell’occupabilità è il secondo obiettivo chiesto dall’Europa. Lo strumento più congeniale per ottenere l’obiettivo sono i tirocini extracurriculari. Il tirocinio extra-curriculare è la misura che presenta risultati migliori in termini
occupazionali. Il valore aggiunto del tirocinio consiste nel colmare le scarse competenze lavorative dei giovani che possono così svilupparle attraverso
un’esperienza on-the-job.

La corsa all’occupazione

Finale rispetto ai due precedenti, il miglioramento dell’occupazione è l’obiettivo principe di tutto il programma. Sono due gli strumenti previsti:

  • il potenziamento degli incentivi all’assunzione
  • e il sostegno all’autoimprenditorialità e autoimpiego

Nel primo caso, l’idea è di riparametrare i benefici economici ottenuti dalle aziende che assumono giovani in maniera proporzionale alla occupabilità degli stessi. Nel secondo, invece, si pensa di risolvere uno dei problemi principali, e cioè l’accesso al credito.

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