Un vecchio proverbio recita “quando tanto e quando niente”. La massima si applica a qualsiasi contesto, anche a quello professionale. Infatti ci sono periodi in cui sembra tutto fermo e altri di intensa attività, con più opportunità da valutare. Può sembrare frutto del caso, ma in realtà esiste una logica. Quando si cerca impiego il volume delle domande inviate, prima o poi trova riscontro. Ciò succede di solito nei periodi in cui le aziende reclutano risorse per l’avvio di nuovi progetti, o hanno bisogno di rimpiazzare dei vuoti. Spesso questi momenti coincidono con l’inizio dell’anno o prima dell’estate. A volte le occasioni che si presentano si equivalgono ed è difficile decidere. Quindi come scegliere tra due lavori simili? Cerchiamo di capire come prendere la strada giusta.

C’è sempre una differenza anche tra opzioni uguali

Innanzi tutto è bene chiarire che due opzioni, anche se appaiono uguali, non lo sono mai davvero. Magari dall’esterno ci sono aziende che operano nello stesso settore, che ricordano altre competitor. Dall’interno però tutto cambia, e più si osserva da vicino più diventano evidenti sia i punti in comune che le peculiarità.

Le imprese non sono soltanto delle “scatole identiche con lo stesso contenuto”. A fare la differenza sono le persone e le diverse combinazioni delle componenti umane. Per questo, quando ci si trova a scegliere tra due lavori simili, la prima regola è cercare di andare più in profondità. Una semplice scheda descrittiva è solo la punta dell’iceberg. Quando cominciano ad emergere dati utili, è saggio fare una lista di pro e contro. Tutto sarà più chiaro e più facile.

Le 3 regole per scegliere tra due lavori simili

Veniamo ora ai consigli per scegliere tra due lavori simili, dettati anche dal buon senso:

L’esito del colloquio è reciproco. Al momento della prima intervista frontale o della call con il recruiter, non è solo l’azienda che mette sotto esame te ma anche tu l’azienda. Giudica lo stile dell’approccio, la cordialità, il rispetto e l’attenzione con cui gestiscono il primo contatto. Questo è un segnale potente e la dice lunga sul valore che l’organizzazione dà ai propri collaboratori.

L’importanza di crescere e imparare. Forse ancora più dei soldi, quello che conta è trovare una realtà che dia tempo e spazio per crescere come professionista e come persona. Avere modo di imparare poi vuol dire poter sfruttare quelle skills in futuro. Bisogna ragionare in prospettiva.

Questione di logistica. Una scrivania grande e un bell’ufficio fanno molta scena, ma ci sono altri dettagli da considerare per scegliere tra due lavori simili. Uno tra questi è la distanza tra casa e ufficio. Può sembrare poco rilevante, eppure non lo è affatto. Quando ogni giorno si devono percorrere lunghe tratte in auto o con mezzi pubblici, presto o tardi né risente l’umore, la produttività e il tempo libero. Trova la migliore soluzione in termini di worklife balance. Infatti se alle ore di ufficio devi aggiungere quelle in cui sei in viaggio, potresti dover rivedere le tue priorità.

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