È una partita aperta da molti anni, ma che, nei prossimi anni, potrà andare verso la direzione giusta: il piano di ripresa e rilancio delle imprese del sud non viaggia solo tra le righe del Pnrr del Governo Draghi. Ci sono, infatti, altre occasioni per far arrivare nel Mezzogiorno del Paese una serie di fondi che, però, devono poi trasformarsi in reali opportunità di crescita economica.

Il capitolo delle imprese del sud nel Pnrr

Lo abbiamo scritto in più di un’occasione: è indubbio che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo Draghi rappresenti la guida basilare del programma di ripresa del Mezzogiorno.

Al Sud andrà il 40% dei fondi territorializzabili (cioè riferiti a progetti con ricadute su territori specifici) ossia circa 82 miliardi su un totale di 206.

Sono sei le misure di intervento specifiche previste per il Mezzogiorno: tra queste anche gli interventi programmati per incidere sulla produttività delle PMI e migliorare la connettività nelle zone rurali e nelle aree interne.

La stima di aumento di Pil del Mezzogiorno conseguente all’attuazione di tutte le misure del Pnrr è del 24% in un arco temporale di 5 anni.

Il futuro delle imprese del sud nel React Eu

Anche il programma europeo del ReAct ha spazio per il Mezzogiorno d’Italia e per il rilancio dell’economia e delle imprese del sud.

Anche in questo caso i fondi non mancano: all’Italia andranno 13,5 miliardi (la quota più consistente), dei quali 8,4 miliardi sono destinati a interventi nel Mezzogiorno.

Come arriveranno i fondi del ReActEu sul territorio del Mezzogiorno? Attraverso uno specifico piano messo nero su bianco dal ministero per il Sud e la coesione sociale.

Tra i capitoli del piano ministeriale c’è, ovviamente, quello dell’occupazione che prevede specifiche misure:

  • Fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud: 4.000 mln (4.000 mln)
  • Bonus assunzioni giovani: 340 mln (40 mln)
  • Bonus assunzioni donne: 126 mln (50 mln)
  • Fondo nuove competenze e altre politiche attive del lavoro: 1.500 mln (750 mln)

Fondo di sviluppo e coesione e imprese

È la terza misura dedicata al Mezzogiorno e alle imprese del sud. Anche in questo, all’interno del mare magnum degli interventi, c’è anche una finestra legata all’economia, alle imprese del sud e al loro sostegno.  

La Legge di Bilancio 2021 assegna complessivamente al FSC 50 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030, ai quali se ne aggiungeranno ulteriori 23 con la Legge di Bilancio 2022. Di questi, l’80% è riservato per legge al Mezzogiorno, che così risulterà destinatario di 58 miliardi.

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