Termini come qualità e sicurezza alimentare si usano quasi sempre in abbinamento. In molti casi questi due ambiti assumono un significato tanto simile da sembrare sinonimi l’uno dell’altro. Sebbene il loro legame sia stretto, il contesto però è un po’ differente, con importanti sfumature.

Sicurezza alimentare. Qui l’attenzione si concentra sul rispetto dei requisiti igienico-sanitari e quindi sulla tutela della salute del consumatore. L’aspetto riguarda sia il prodotto in sé, sia il modo con cui viene: generato, lavorato, confezionato, conservato, trasportato e venduto.

Qualità alimentare. In questo caso il prodotto si analizza sotto il profilo delle sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Inoltre interviene anche l’aspetto della provenienza territoriale, quindi la protezione dell’autenticità e genuinità come patrimonio culturale e tradizionale.

Più che di diversità è meglio parlare dunque di peculiarità, perché è evidente che tra qualità e sicurezza alimentare la relazione è forte e in sostanza “consequenziale”.

Cibo buono, sicuro e sano

Qualità e sicurezza alimentare sono quindi facce della stessa medaglia. Dal punto di vista tecnico e normativo, ogni impresa deve rispettare e garantire specifici parametri. Lo fa ad esempio con sistemi di registrazione, procedure di verifica di conformità e percorsi di certificazione volontaria come i vari sistemi di controllo della “famiglia ISO”. A questi si aggiungono pure i numerosi regalmenti CE relativi a:

  • Igiene
  • Origine animale
  • Mangimi
  • Processi
  • Criteri microbiologici
  • Contaminanti chimici
  • Materiali di contatto

Altro discorso fondamentale ai fini della qualità e sicurezza alimentare è la tracciabilità. Ogni marchio identificativo IGP, DTP, STG, DOC e DOP, testimonia quindi l’origine geografica ma pure il concetto di etica e sostenibilità ambientale. Queste sigle sono baluardo contro sofisticazioni, adulterazioni e contraffazioni, a difesa di aziende e privati.

Si tratta di rispondere alle leggi, ma anche alle aspettative degli interlocutori commerciali e dei consumatori finali. Il nesso di causalità tra qualità e sicurezza alimentare, tra cibo sicuro, buono e sano, non è solo in ciò che c’è ma pure in ciò che manca. Bisogna cioè garantire l’assenza di eventuali elementi tossici o sostanze dannose per chi è intollerante o allergico.

Qualità e sicurezza alimentare: il master per lavorare nel settore

Qualità e sicurezza alimentare sono requisiti ma allo stesso tempo diventano veri e propri valori. Il cibo è cultura, salute, piacere, terapia e anche lavoro. Un ruolo essenziale lo assume chi opera in questo ambito con responsabilità di sorveglianza e gestione. Il settore richiede sempre nuove professionalità. La strategia migliore è farsi trovare preparati quando il mercato del lavoro chiama.

In quest’ottica, Time Vision è senza dubbio una delle migliori “palestre”. Nel dettaglio, sul tema in questione, l’ente formatore propone il master Quality & Food safety management arricchito con il moduli trasversali di Excel e Business English.

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